Trieste “GIORNO DEL RICORDO”


Il 10 FEBBRAIO,  “GIORNO DEL RICORDO”, GLI STUDENTI DEL “CORNI” INVITATI ALLA CERIMONIA UFFICIALE AL SACRARIO DELLA FOIBA DI BASOVIZZA- TRIESTE

In occasione del “Giorno del Ricordo”, giornata istituita dal Parlamento italiano al fine di conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra e della complessa e tormentata vicenda del confine orientale,  trentasei studenti del Tecnico e del Liceo si sono recati a Trieste per partecipare alla cerimonia ufficiale al Sacrario della Foiba di Basovizza, che si è tenuta come ogni anno il 10 febbraio.

Gli studenti e docenti del Corni hanno partecipato al progetto “Le tracce del ricordo” su invito della Lega Nazionale, l’associazione che dal 1891 opera per il sostegno e la diffusione della cultura e della lingua italiana nelle terre della Venezia Giulia, e dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Trieste, al fine di far conoscere e ricordare ai giovani una pagina dolorosa della nostra storia, spesso dimenticata e rimossa. 

Gli studenti del “Corni”, unitamente a ragazzi di altri istituti Superiori provenienti dalla Puglia, dalla Lombardia, dalla Campania e da altre scuole della Regione Friuli Venezia Giulia sono stati ricevuti il giorno precedente, nella Sala del Consiglio Comunale di Trieste, dal Sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Dipiazza, dall’Assessore all’Educazione, Angela Brandi, e dal presidente della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini.

ll giorno dopo, sabato 10 febbraio, hanno poi partecipato alla cerimonia ufficiale al Sacrario della foiba di Basovizza, alla presenza del Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, della Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e delle più alte autorità civili, militari e religiose.

Nel corso della cerimonia alcuni studenti delle scuole, tra cui Alessandro Luppi della 5 AT del “Corni”, hanno letto una testimonianza in memoria delle vittime delle foibe.

Il viaggio si è poi concluso con la visita al Campo Profughi di Padriciano.

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