CAN-SAT: Avventura in Norvegia 2014

Il progetto "Valorizzazione delle eccellenze" portato avanti dal Dipartimento di Elettronica ed Elettrotecnica, quest'anno ha riguardato fra l'altro la realizzazione di un dispositivo di misura elettronica dei parametri fisici dell'atmosfera (progetto CAN SAT).

 

Per quanto riguarda quest'ultimo, dopo la vittoria della gara Nazionale CAN SAT Italia nell'autunno 2013, l'ITI " Corni" ha conquistato il diritto di rappresentare l'Italia alla finale europea di giugno 2014 ad Andenes (Norvegia).

Grazie al contributo di alcuni sponsor (tra cui Omero Cornia e Vainer Marchesini due ex-allievi), si è riusciti ad organizzare la partecipazione degli allievi alla finale europea, senza gravare eccessivamente sui bilanci delle famiglie.

Gli allievi partecipanti sono stati:

Abukar Yassin - 4A Elettronica

Hysa Kejvin - 4A Elettronica

Capucci Matteo - 4A Liceo

Pyrozhek Andriy - 4A Elettronica

Valieri Mario - 4A Elettronica

Zanoli Silvio - 5 A Elettronica

accompagnati dai docenti ingg. Enrico Artioli e Giuliano Vicenzi.

La complessità del progetto e degli esperimenti scientifici proposti dal Corni hanno indotto la Giuria ad inserire il progetto italiano nella categoria "Advanced", quella di livello più alto. Tutti gli allievi hanno mostrato notevoli impegno nel portare avanti i lavori assegnati, così come i docenti che li hanno affiancati ed i tecnici che hanno contribuito con le loro competenze al completamento del lavoro. La competizione è stata molto intensa per la presenza delle migliori scuole di tutta Europa: anche se lo spirito di simpatia e di amicizia reciproca é rimasto molto vivo e ha segnato il clima complessivo dell'esperienza.

Durante il lancio del razzo col nostro sistema elettronico a bordo, ad una quota di circa 1100 m, si è verificato uno strappo nel paracadute rimasto impigliato nella carlinga, per cui il dispositivo è precipitato a terra senza sistema di frenatura. Nonostante il violento impatto, il sistema elettronico di trasmissione radio ha continuato a funzionare regolarmente, segno della notevole qualità ed affidabilità del progetto italiano. Purtroppo, però, la squadra di recupero norvegese non è stata in grado di ritrovare il del circuito e l'ha dichiarato "disperso". Lo spirito combattivo e le capacità tecniche dei nostri ragazzi allora sono stati encomiabili, infatti, in base ai dati GPS ricevuti dalla stazione radio base, è stata allestita una squadra di recupero italiana che, addentrandosi a piedi tra alberi ed arbusti, guadando torrenti e terreni acquitrinosi, è riuscita a ritrovare e a recuperare i circuiti ancora funzionanti.

Purtroppo, un po' il tempo perso in tale recupero, un po' una certa inadeguatezza nella presentazione finale dei dati elaborati, non ha fatto risaltare appieno i punti di forza del progetto ed ha consentito alla nostra squadra di piazzarsi solo al quarto posto, arrivando così a sfiorare il podio.

Come prima esperienza di partecipazione ad una competizione così impegnativa, non si può tuttavia non esprimere una valutazione assolutamente ed estremamente positiva, per quanto i ragazzi hanno appreso, per come si sono comportati, per la capacità dimostrata di affrontare i problemi, per l'esperienza di "internazionalità" fatta ed i contatti allacciati coi coetanei di altre nazioni. Anche per i docenti è stata un'esperienza molto positiva i contatti internazionali danno sempre un metro di misura su quanto si fa e liberano dall'autoreferenzialità, inoltre, alcune scuole (Polonia e Portogallo) a fronte del nostro progetto, hanno avanzato proposte di collaborazione futura e di partnership in progetti comunitari. Complessivamente viene da dire che, se sul piano della progettazione elettronica, non abbiamo avuto rivali, per altri aspetti (elaborazione dei dati, rigore scientifico, creatività, rispetto delle scadenze e delle consegne, possibilità organizzative, supporto da parte delle istituzioni, …) abbiamo ancora della strada da fare.